DORMIRE POCO E MALE: LA COLPA È (ANCHE) DEI DENTI

Non tutti sanno che, a volte, la qualità del sonno può essere legata alla salute orale: in Italia sono 7,5 milioni le persone che soffrono di dental sleep disorders, disturbi del sonno che si originano dalla bocca e risultano fatidiosi e invalidanti.

Tra i fattori più comuni che li determinano vi sono le apnee ostruttive del sonno, ovvero momenti di pausa nella respirazione dovuti a una chiusura delle vie aeree: solitamente si verificano da 5 a 15 episodi per ogni ora di sonno e hanno come sintomo l’improvviso risveglio, il russamento, il bruxismo e possono provocare complicanze metaboliche, cardiovascolari e neurologiche, aumentando il rischio di ictus, ipertensione arteriosa, coronopatie e aritmie, diabete.

Uno studio, inoltre, ha evidenziato come chi ha pochi denti nella zona posteriore della bocca rischi di soffrirne in misura maggiore: questo status può portare a una diminuzione del volume nelle zone retrofaringee, ostruendo le vie aeree. Ecco perchè l’implantologia dentale e gli impianti adeguati possono diventare essenziali per una qualità di vita migliore.

 

Un ulteriore sintomo è il bruxismo notturno, che consiste nel digrignamento involontario dei denti e può portare alla loro scheggiatura e frattura, con danni perfino dal punto di vista articolare. 

Anche la macroglossia, ovvero l'ingrossamento eccessivo della lingua, fa la sua parte nel disturbare i nostri momenti di riposo: una lingua voluminosa, infatti, può ostruire le vie aeree e interrompere il sonno. Ci sono alcuni sintomi, infine, che possono essere indicatori di una qualità del sonno non ottimale derivata da problemi alla bocca, come ipersalivazione e xerostomia, ovvero secchezza del cavo orale.  

 

Un filo rosso che collega queste condizioni è la respirazione orale. La conferma arriva da uno studio effettuato su bambini dai 6 ai 9 anni: il 59% dei piccoli pazienti tende a respirare a bocca aperta e, tra questi, è stata constatata un’alta percentuale di malocclusioni, carie, bruxismo e apnee notturne ostruttive.

Respirare a bocca aperta e non con il naso, infatti, può portare diversi effetti negativi come un abbassamento del PH, che genera una maggiore incidenza di carie.Tutte le persone che soffrono di disturbi del sonno e bruxismo dovrebbero inoltre evitare di dormire in posizione supina. Dormendo in questa posizione infatti si potrebbe verificare una caduta all’indietro dei tessuti molli, con l’ostruzione delle vie aeree, intaccando il riposo.

Come per molte altre sfere della salute, la prevenzione ha un ruolo fondamentale per evitare lo sviluppo dei disturbi del sonno.Sarebbe bene lavorare molto sui bambini, così da evitare che sviluppino una problematica respiratoria e, a lungo termine, disturbi del sonno.

Fondamentale, quindi, l’intervento dei professionisti: se un bambino dorme con la bocca aperta, una visita dall’ortodontista (ma non solo) potrebbe essere la soluzione; gli adulti, invece, dovrebbero stare attenti ad alcuni segnali come russamento, abrasioni dentarie, risvegli ripetuti e con contrazioni facciali e momenti di grande stress, riportandoli allo specialista di fiducia.  

Fonte dell’articolo: Odontoiatria33